Si ripongono in magazzino melari, telaini, e tutti i materiali ben puliti. Un trattamento con anidride solforosa aiuterà a prevenire lo sviluppo della tarma della cera.
Le api cominciano a fare provviste per l’inverno ma se ci sono belle giornate, l’attività può essere ancora intensa. Bisogna accertarsi che ci sia una buona scorta di polline.
L’approssimarsi dell’autunno nelle zone più fresche del nord Italia costringe le famiglie a prepararsi all’inverno, riducendo le covate e immagazzinando le scorte il più vicino possibile al nido. Vengono definitivamente tolti i melari e, una volta estratto l’ultimo miele, immagazzinati per la stagione successiva. Nel resto della penisola, invece, le fioriture autunnali danno un’ulteriore spinta alla crescita degli alveari dopo il rallentamento estivo, con possibili raccolti di miele su eucalipto ed edera. Nelle aree vocate, l’apicoltore aggancia le trappole per l’ultima raccolta di polline sui fiori di edera in corrispondenza delle porticine di volo e provvede al prelievo ogni due o tre giorni per ottenere un prodotto fresco e di qualità.
Fiorisce il brugo, I’edera, I’inula, il lamio, il girasole, la medica, il trifoglio bianco e violetto.