Si riducono le dimensioni della porticina per impedire l’ingresso ai topi e per proteggere l’alveare dai primi freddi. Si fanno delle visite di controllo per stimare la scorta di miele e polline.
La stagione produttiva è ormai archiviata da nord a sud, salvo piccoli areali in cui la fioritura dei corbezzoli regala la possibilità di un raccolto tardivo. L’apicoltore ha ancora la possibilità di visitare con cura gli alveari, per assicurarsi che siano sani, che la regina deponga e che le scorte siano sufficienti ad affrontare i lunghi mesi invernali, nonché di risolvere i problemi che si presentano integrando le scorte se carenti o riunendo le famiglie orfane con quelle più piccole per invernare al meglio colonie forti e popolose. Travasa le famiglie dalle arnie che necessitano di manutenzione per poterle sistemare o sostituire durante l’inverno, riduce l’entrata di volo per proteggere le api dai venti freddi e archivia definitivamente i melari e le trappole per il polline in magazzino.
Fiorisce il brugo, l’edera, il rosmarino e alcune crucifere. Possono essere ancora in fiore alcune leguminose.