Gli alveari deboli vanno rinforzati e guardati spesso perché possono essere attaccati dalla tarma e distrutti in pochi giorni. Nella seconda quindicina del mese si continua a smielare.
La varroa, acaro nemico delle api, è al massimo sviluppo numerico quindi è il momento di trattare le famiglie con prodotti acaricidi consentiti dalla legge, in biologico si usa il timolo.
Nel pieno dell’estate la calura e la siccità riducono quasi completamente l’apporto di nettare, favorendo il saccheggio delle colonie più forti nei confronti di quelle più deboli e rendendo molto difficoltosa l’ispezione degli alveari ai quali viene ridotta anche l’apertura di volo per consentire una miglior difesa.
La covata, limitata naturalmente dalle condizioni climatiche o indotta ad uno stop dall’apicoltore nelle settimane precedenti per consentire una miglior pulizia dalla varroa (un acaro, principale nemico delle api), verso la fine del mese riparte più sana e vigorosa per allevare le api autunnali, il cui compito sarà quello di traghettare le colonie fino alla primavera successiva. In campo, quindi, le visite agli alveari sono brevi e volte solo a verificare che tutto proceda per il meglio, mentre in azienda continua incessante il lavoro di smielatura.
Fiorisce il brugo, il girasole, il lamio, il ginestrino, la medica, il meliloto, il mirto, la santoreggia